Sono storie che parlano di un mondo luminoso e colorato come un quadro naif quelle de “Storie di Gnomi Coraggiosi”, lo spettacolo di Fondazione Aida di Verona.
È la scenografia una delle maggiori novità dello spettacolo nell’allestimento a cura di Nicoletta Vicentini. Realizzata da Maria Angela Ignoti e Guglielmo Avesani la scena ha assunto l’aspetto di una stanza dalle fattezze giganti per rendere i protagonisti, Anna Benico e Irene Hogsberg , piccoli come i personaggi de
È la scenografia una delle maggiori novità dello spettacolo nell’allestimento a cura di Nicoletta Vicentini. Realizzata da Maria Angela Ignoti e Guglielmo Avesani la scena ha assunto l’aspetto di una stanza dalle fattezze giganti per rendere i protagonisti, Anna Benico e Irene Hogsberg , piccoli come i personaggi de
“Lo gnomo del ricordo” di Paola Favero da cui è tratto il testo.
Lo spettacolo inizia con la storia di una bambina che ogni notte, prima di addormentarsi, chiamava l’omino dei sogni accendendo una luce blu. Racconta storie del piccolo popolo degli gnomi e di altri mondi fatati, con presepi e paesini in mezzo ai prati. Ci sono poi richiami alle montagne, alle valli, ai torrenti, un mondo misterioso che diventa via via più familiare con i suoi personaggi magici e il desiderio di salvare tutto questo mondo di fantasia e d’incanto, di natura e di racconto.
Lo spettacolo inizia con la storia di una bambina che ogni notte, prima di addormentarsi, chiamava l’omino dei sogni accendendo una luce blu. Racconta storie del piccolo popolo degli gnomi e di altri mondi fatati, con presepi e paesini in mezzo ai prati. Ci sono poi richiami alle montagne, alle valli, ai torrenti, un mondo misterioso che diventa via via più familiare con i suoi personaggi magici e il desiderio di salvare tutto questo mondo di fantasia e d’incanto, di natura e di racconto.
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